Shanghai, per il Covid paralisi al porto: 477 portacontainer ferme
La megalopoli cinese è infatti il principale snodo planetario delle navi portacontainer ma l’attività del porto sta rischiando la paralisi completa a causa della mancanza di personale (finito il lockdown) e alle norme sanitarie molto stringenti. Il numero di «colossi del mare» in attesa di caricare o scaricare le merci ha sfiorato nei giorni scorsi le 500 unità per poi scendere molto lentamente. Il rischio però sono i contraccolpi su tutte le catene mondiali della fornitura. Il sito Bloomberg ha calcolato una punta massima di 477 portacontainer ferme fuori dalle banchine di Shanghai e degli altri porti dell’area l’11 aprile scorso; la congestione è poi calata, ma di poco, perché le compagnie di navigazione hanno provato a dirigere i loro mezzi verso altri scali commerciali. Giusto per fare un paragone, in occasione dei lockdown del 2021 la «fila» delle navi bloccate a Shanghai non superò mai quota 200; quindi stavolta le conseguenze potrebbero essere ben più forti sul commercio mondiale se le autorità cinesi non allenteranno le restrizioni ispirate alla politica del «Covid zero».